NON ACCETTARMI COME SONO

E' il titolo emblematico del libro con cui Reuven Feuerstein ha dato voce alla disabilità affinchè venissero riconosciute, sostenute e potenziate le capacità di bambini e ragazzi con ritardo nello sviluppo anche grave; affinchè venisse sancito il loro diritto alla scoperta e all’esercizio dell’effettiva autonomia di cui sono capaci.


E’ uno di quei libri che va sciupato, colorato di note ai margini, macchiato di caffè, guardato con lucido affetto anche quando non lo si ha tra le mani, che conserva il suo posto in libreria sul ripiano di quelli “speciali”. E dopo una giornata di lavoro, dalla postazione del divano, cattura la tua attenzione, lo immagini di nuovo e lo ricerchi negli incontri che hai vissuto.


Con un senso di meraviglia che attraversa conoscenze scientifiche e creatività educativa promuove responsabilità umana e professionale. Parola chiave: fiducia.


Mi fu raccontato che a Torino, in occasione della laurea honoris causa che gli fu conferita nel 1999, definì che ad accomunare (e non dividere) persone di diverso credo religioso “è proprio la fiducia che Dio ha nell’uomo”, superando giudizio e discriminazione.


E non bisogna essere necessariamente religiosi per comprendere la portata di questa affermazione.


Per stuzzicare la curiosità di chi ancora non ha letto Non accettarmi come sono,  elenco di seguito i cinque postulati di base che “possono essere un test” per verificare se siamo pronti ad operare con persone con ritardo nelle prestazioni:


·         🔅 gli esseri umani sono modificabili (approfondite gli studi sulla neuroplasticità)


·         🔅l’individuo che sto educando è modificabile (mostrate fiducia in “quel” bambino, nelle sue personali potenzialità)


·        🔅 io sono in grado di modificare l’individuo (allenate il senso di adeguatezza e competenza)


·        🔅io stesso sono una persona che può e deve essere modificata (essere autocritici è sinonimo di flessibilità, apertura e maturità)


·         🔅 la società, come l’opinione politica, è modificabile e deve essere modificata (il cambiamento della “mentalità” culturale, la diffusione delle conoscenze e la condivisione delle buone prassi sono obiettivi sociali imprescindibili)



Buona lettura!



Vera Tuoto




Reviewed by Il Prisma on 26.1.22 Rating: 5

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